Nightguide intervista Art Over Covers

Nightguide intervista Art Over Covers

 
La copertina di un album ha un'importanza basilare nella espressione artistica di un musicista o di una band, perché, anche lei è una dimostrazione d'arte e rappresenta l'artista a livello figurativo.
Il sito www.artovercovers.com è un blog dedicato proprio a questo e noi ne abbiamo intervistato i curatori.
 
Da dove viene l'idea del tuo sito, Art Over Covers?
Sara "Shifter" Pellucchi: L'idea nasce dalla mia passione per l'arte figurativa. Le immagini, le figure, le fotografie e le illustrazioni in generale hanno sempre catturato la mia attenzione più di qualsiasi altra forma d'arte. Dopo aver lavorato per una fanzine anni fa mi è nata l'idea di dare spazio alle copertine dei dischi. Per le recensioni musicali mi arrivavano tantissimi album da ogni parte del mondo e, molti, pur essendo di case discografiche indipendenti o autoprodotti avevano degli artwork davvero interessanti e curati, per cui mi è sembrato giusto dare voce e raccontare la storia di questa scelta stilistica. Ho notato infatti che nel web non esiste un sito che se ne occupa così in modo continuativo, così ho creato io Art Over Covers. Da poco è stata aggiunta anche la sezione dedicata alle locandine cinematografiche. Anche loro sono vere e proprie opere; tra l'altro è davvero particolare la loro evoluzione: prima erano disegnate a mano, dei notevoli quadri pittorici affidati a dei veri e propri artisti o foto analogicamente modificate. Ora invece quasi tutto è supportato dalla digitalizzazione ma anche ciò rende il manifesto interessante con una propria storia da raccontare.
 
Perché spiegare le copertine dei dischi?
Sara "Shifter" Pellucchi: Qui ti cito la presentazione che si legge sul mio sito, spiega perfettamente il motivo per cui ho creato Art Over Covers; in sostanza il tutto nasce per far “parlare” questo tipo di arte “visiva” collegata alla musica. La copertina di un album ha un'importanza basilare nella espressione artistica di un musicista o di una band, perché, anche lei è una dimostrazione d'arte e rappresenta l'artista a livello figurativo. La cover di un disco è inevitabilmente una presentazione, sia dell'album che del musicista, che nasce dalla scelta di potersi esprimere musicalmente ed esteticamente. Esse non sono mai scelte a caso, anzi, la loro creazione a volte può essere un arduo compito, poichè, che piaccia o meno, la copertina suscita una impressione e conseguentemente anche una critica. Alcune sono vere e proprie opere d'arte di artisti e fotografi appositamente scelti e possiedono un enorme valore, altre invece possono risultare orribili e banali; in ogni caso l'effetto è sempre quello desiderato: suscitare delle emozioni. La musica è sempre più rappresentata visivamente, basti guardare i video, veri e propri cortometraggi, e anche le copertine non devono passare inosservate; anch'esse necessitano di far parlare di sè. Vi è mai capitato di trovarvi in un negozio di dischi e di venire colpiti osservando una copertina in particolare, di essere quasi tentati di acquistare il disco anche se non l'avete ancora ascoltato? A molti di sicuro sarà successo, e forse a volte è anche grazie alla propria copertina che un disco suscita l'interesse di essere ascoltato, anche solo per curiosità.
 
Parlaci di te, l'autrice.
Sara "Shifter" Pellucchi: Devo cercare di sintetizzare il più possibile sennò l'intervista diventa un chilometro... dunque iniziamo dal principio, di solito mi presento così: sono Sara, età... ehm diciamo che sono una “trentager”, sono nata e vivo tuttora nella provincia di Monza Brianza. Ho conseguito un diploma in PACLE Erika e di professione faccio l'impiegata. Finito il lavoro ufficiale inizia una seconda parte della mia giornata, in cui dedico il tempo miei animaletti, alla mia casa, ai miei hobbies ed interessi (sì beh certo anche alle uscite!). Sono sempre stata attirata da tutto ciò che è arte e creatività: ho fatto la dj per un po' di anni proponendo musica elettronica, ho frequentato una scuola d'arte seguendo il corso di arte moderna, ho lavorato per due webzine e tuttora dipingo, espongo in mostre e adoro fotografare. Il mio sito per poter vedere i miei lavori è www.shifter.it . Mi piace tantissimo leggere e viaggiare per l'Europa. Ho inoltre pubblicato un libro illustrato con i miei lavori nel 2015 “Janus”, e ne ho scritto uno tutto mio che si intitola “Foschie”, dove racconto del mio personaggio protagonista dei miei quadri, a breve uscirà anche un libro per bambini illustrato. Dono il sangue, faccio parte del gruppo amici della natura nella mia zona https://amicidellanaturaditriuggio.wordpress.com
 Collaboro con la Azienda Agricola Besana www.fattoriabesana.it ; ed infine, nel 2014 ho deciso di aprire Art Over Covers. Direi che, per ora, come presentazione è sufficiente! Sono una mente pensante a moto perpetuo. Mi piace, cerco di immaginare, di vedere e di inventare, appena posso.
 
Ascoltate musica mentre scrivete le recensioni?
Sara "Shifter" Pellucchi: Per quanto mi riguarda dipende molto dall'umore che ho quel giorno. Il più delle volte devo però avere attorno a me il silenzio più totale. Se poi scrivo in notturna come spesso succede rischio anche di svegliare i vicini (soprattutto perché non uso le cuffie, ho il superstereo di Ritorno al Futuro!). Comunque per entrare nel vivo della copertina, se magari di primo acchito mi trasmette poco, prima di scriverne ascolto il disco anche se a volte accade che non ci sia nessuna correlazione con l'immagine di copertina e la musica. Però aiuta a entrare nel mood adatto.
Antonella Astori: Certo, la musica accompagna praticamente tutto ciò che faccio nella mia vita, soprattutto nel momento in cui disegno e scrivo recensioni per Art Over Covers! Non potrebbe essere altrimenti! La musica mi da la giusta carica e sopratutto mi aiuta a liberare la mente e trovare l'ispirazione!
 
Se sì, che tipo di musica?
Sara "Shifter" Pellucchi: A parte il disco dell'artista di cui sto trattando la copertina, i miei generi prediletti sono l'industrial, l'elettronica, dark gothic e metal. Ogni tanto però ritorno alle origini adolescenziali con del sano punk rock californiano.
Antonella Astori: Quasi spesso i miei ascolti cadono sulla musica AOR, musica per le quali creo artwork, ma ci sono momenti in cui adoro farmi cullare da suoni celtici o dalla musica country. Tutto dipende un po' anche dal mio stato d'animo.
Leonardo Marzorati: Quando recensisco una copertina preferisco ascoltare il disco in questione.
Alberto Massaccesi: Ascolto il disco della cover a cui sto scrivendo
Il disco che più vi ha ispirato?
Sara "Shifter" Pellucchi: Se intendi il disco che mi ha ispirato per intraprendere questo sito ti risponderei che tutto ha iniziato da quelli che avevo in casa quando ero adolescente, più precisamente ricordo “Load” e “Reload” dei Metallica: http://www.artovercovers.com/2016/07/20/load-reload-metallica,  “Issues” dei Korn http://www.artovercovers.com/2014/06/20/issues-korn/ “Ultra” dei Depeche Mode: http://www.artovercovers.com/2016/03/06/ultra-depeche-mode/ poi beh ce ne sono tantissime altre...
Antonella Astori: Gli album che mi hanno ispirato di più sono sicuramente quelli per cui ho creato la copertina (Viana, Charming Grace, We Still Rock, Room Experience), in particolare perché so quale lavoro c'è dietro, sono album che ho visto nascere fin dall'inizio. È quindi naturale che ci sia più affezionata che ad altri, senza nulla togliere a tanti altri bei capolavori!
Leonardo Marzorati: Forse "D'amore, di morte e di altre sciocchezze" di Francesco Guccini.
Alberto Massaccesi: Mi ha ispirato la OST de “L'ultimo dei Mohicani”.
 
Cosa distingue le varie sezioni e  cosa le rende uniche?
Sara "Shifter" Pellucchi: Le sezioni sono distinte per categoria: “Copertine”: copertine dei dischi che a loro volta sono suddivise per genere musicale; “Locandine”: per le locandine dei film, “Band Names”: dove sono spiegati i significati dei nomi delle band e “Speciali”: dedicata in modo molto più approfondito ai protagonisti dell'estetica degli artwork. Qui si narra proprio la storia degli autori e degli artisti. Nella stessa sezione sono riportati gli articoli dei siti con cui collaboriamo che sono Hardsounds www.hardsounds.it, System Failure http://systemfailureb.altervista.org/ e Black Mària www.blackmaria.it . Poi c'è infine la sezione “Articoli/Interviste” in cui vengono inserite tutte le news e le interviste come questa. Se abbiamo abbastanza materiale e siamo ispirati, dedichiamo un mese intero a uno stesso musicista o artista; ad esempio Maggio verrà dedicato interamente ai Queen.
 
Che cosa sognate diventi il vostro sito?
Sara "Shifter" Pellucchi:  Ci piacerebbe avere sempre molti più lettori, mi sembra un progetto originale e unico nel suo genere che è curato davvero in modo professionale. Magari in un futuro riusciremo anche a tradurlo in inglese per poterci ulteriormente espandere aumentando il pubblico. Tutti possono interagire con Art Over Covers segnalandoci le copertine più interessanti o facendo richiesta di una recensione. Richiedere la pubblicazione dell'articolo è semplicissimo, basta inviare una mail a artovercovers@gmail.com . Tutte le band o musicisti solisti possono inviare la propria cover per vederla pubblicata e fare pubblicità al loro progetto. Loro stessi mi invieranno la propria descrizione spiegando il motivo della loro scelta. Tutto ciò è gratuito e chiedo in cambio da parte del musicista o del lettore, la relativa condivisione del link e l'invito sulla pagina facebook di Art Over Covers per aumentare i followers ecco il link: https://www.facebook.com/artovercovers/ . Come disse Andy Wahrol: «Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti». Sto cercando nuovi “scribacchini” da aggiungere al mio staff; chi fosse interessato può inviarmi una mail allo stesso indirizzo.
Ringraziamo Nightguide per questa interessante intervista e per averci concesso questo spazio sul vostro sito internet, e... aspettiamo voi lettori su www.artovercovers.com!
 

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