Nightguide intervista Giò Evan

Nightguide intervista Giò Evan

Gio Evan esiste e attualmente vive in Italia ed è un artista poliedrico, scrittore e poeta, filosofo, umorista, performer, cantautore e artista di strada.
Dopo un anno di gestazione, singoli che macinano sempre più ascolti su Spotify, oltre 50 spettacoli quasi tutti sold out, un nuovo libro appena uscito con Rizzoli già tra i best seller su Amazon, il 17 aprile è uscito per MArteLabel "Biglietto di solo ritorno", un doppio album d'esordio del poeta contemporaneo più seguito in Italia.
La produzione artistica degli Anudo, trio di producer cuneesi, ha dato al progetto un ulteriore tocco magico perfettamente in tono con l'originalità della poesia di Gio Evan. BDSR è un'opera composta da due dischi, il primo contenente 9 canzoni e il secondo 10 poesie interpretate da Gio Evan, con musiche a cura di Giampiero Mazzocchi) di cui 5 estratte dai suoi libri (editi Fabbri-Rizzoli) e 5 completamente inedite.
Gio Evan è conosciuto come poeta, cantante, scrittore, umorista e performer. Si tratta di un artista trasversale con al seguito quasi 400.000 followers sui social network, le sue poesie (e da adesso le canzoni) vengono condivise sui muri, incise sui banchi di scuola, sugli alberi e su ogni superficie immaginabile, per poi viaggiare in rete sulle bacheche del popolo del web. Il 6 marzo è uscito il nuovo libro Ormai tra noi è tutto infinito, edito da Fabbri-Rizzoli.
Gio Evan è famoso per i suoi concetti del “non bastarsi” e del “sorprendersi”, e adesso mette la sua impronta anche nella musica, e lo fa con un tono piuttosto chiaro.
BDSR, infatti, è un concept album dove si passa dal sentire la mancanza di sé e si finisce con il “venire a prendersi”. È un percorso di accettazione di se stessi, di riprendersi in mano la vita.
"Biglietto di solo ritorno - scrive Gio Evan - non è indie, non è pop, non è rock, non è rap, sappiamo soltanto cosa non abbiamo fatto.
Sappiamo che si balla, sappiamo che è un disco che permette gli accendini alzati, un disco che se ami puoi dedicare, un disco che se sei arrabbiato lo puoi alzare al massimo in camera, un disco che se viaggi lo puoi benissimo lasciar scorrere. È un disco che si presta a tutto, un po' come Evan."
Lo abbiamo intervistato.
 
Ciao Giò, come è nato il tuo doppio album ''Biglietto di solo ritorno''?
 
Iniziavo ad avere troppe poesie che non riuscivo a leggere. Poesie che avevano come una melodia interiore, che spingevano verso altri intenti. Desideravano altro. Io non rileggo mai (per me) le cose che scrivo, ma le ascolto. Ascolto profondamente quello che mi vogliono dire le parole. Mi sono dunque mosso per loro esigenze. Creando un secondo luogo alla lettura: la musica.
 
 
 
Come è arrivato nella forma di due dischi?
 
Solo passando per il due possiamo conoscere il valore dell'uno. Il due è confronto e conoscenza, è condivisione e alternativa, è diversità e altruismo. Quando si metabolizza spiritualmente questo concetto, allora si può vedere che il due è nell'uno e che l'uno è nel due. Sono due dischi, ma credimi, è solo uno.
 
 
Scrivi libri, poesie e musica: cosa cambia nelle tre tipologie di composizione?
 
Sono tre canali che puntano sullo stesso mare. Non è rilevante il percorso del fiume, è rilevante la bontà della sua acqua. Musica, libri e poesia sono il percorso del fiume, sono la strada che condurrà al grande mare. Ma a me interessa quello che c'è oltre il percorso, mi interessa l'idea, il pensiero, l'anima, questa è l'acqua. E' di Acqua che il mondo deve ritornare a parlare, non di sassi in mezzo alla via.



 
Com'è il tuo rapporto con i fan sui social network?
 
Io non vivo nei social. A volte leggo i commenti che mi scrivono, a volte rispondo, ma sono un fantasma in mezzo a una ragnatela infinita, sì, la ragnatela sarà pure infinita, ma i fantasmi passano attraverso.
Mi piacciono le cose dal vivo, la ciccia e l'anima del cuore, per questo a ogni fine spettacolo o concerto, mi getto tra folla, con loro, a parlare, abbracciarci, a essere insieme. Sono di vecchio stampo.
 
 
Pensi che internet abbia avuto un ruolo importante nella tua carriera?
 
È stato il mio capo. E per capo intendo vestito.
 
 
Dicci i tuoi 3 dischi del cuore
 
Anime Salve, La sposa occidentale, Biglietto di solo ritorno.
 
 
Prossimi progetti?
 
Qualcosa di ancora più grande. Stiamo a vedere


biglietto di solo ritorno, giò evan, intervista

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