Eurovision: bocciata Roma, Milano continua a sperare

Eurovision: bocciata Roma, Milano continua a sperare

La bocciatura di Roma come papabile sede del prossimo Eurovision Song Contest suona come una terribile batosta per il Campidoglio e per l'immagine della città. La capitale d'Italia nel 2022 dovrà infatti rinunciare alla corsa per ospitare uno degli eventi musicali più seguiti del mondo. Lo smacco risulta in qualche maniera ancora più rilevante se si considera che la formazione dei Maneskin, vincitrice dell'ultimo concorso con la canzone Zitti e Buoni, è di origine romana. Proprio il successo del gruppo rock capitolino composto da Damiano David (voce), Victoria De Angelis (basso), Thomas Raggi (chitarra) ed Ethan Torchio (batteria), arrivato 30 anni dopo l'ultimo trionfo tricolore firmato da Toto Cutugno con Insieme: 1992 a Zagabria nel 1990, aveva garantito all'Italia l'organizzazione dell'edizione 2022. L'esclusione eclatante ufficializzata lo scorso 25 agosto e arrivata in fase di preselezione ha avuto immediatamente strascichi polemici rilevanti, in un momento in cui la città eterna è osservata speciale tra cinghiali, gabbiani e disservizi vari legati in particolare allo smaltimento dei rifiuti. Una selezione della Città Eterna avrebbe senz'altro contribuito a riqualificare l'immagine del Campidoglio e della città non solo a livello nazionale ma l'addio al concorso è stato inevitabile e dettato principalmente dalla mancanza di una struttura adeguata per ospitare le serate della competizione canora. La giunta capitolina aveva infatti selezionato la Nuova Fiera di Roma come papabile sede dell'evento ma gli ispettori dell'Ebu (la European broadcasting union che organizza l'evento in collaborazione con la Rai) hanno rilevato dei problemi legati all'altezza del soffitto, di qualche metro più basso rispetto ai rigidi standard imposti dagli organizzatori. La geometria a volta della copertura della Nuova Fiera di Roma non era inoltre in grado di garantire il sostegno di carichi pesanti e anche l'acustica non è stata considerata adeguata. Qualora fosse arrivata una selezione in fase finale, per Roma si sarebbe trattato di un atteso revival dopo lo Eurovision ospitato nel '91 a seguito della vittoria di Cutugno con Insieme: 1992 dell'anno precedente. Quella fu la seconda occasione in cui l'Italia ospitò lo Eurovision dopo la prima volta a Napoli nel '65, evento che seguì il successo di Gigliola Cinguetti con Non Ho l'età a Copenhagen nel '64.


L'ennesima bocciatura per la capitale fa parecchio rumore e arriva a distanza di una manciata di anni dal ritiro della città eterna dalla corsa per le Olimpiadi del 2024. Stesso discorso per l'avvio di un progetto per la realizzazione di un casinò sul litorale romano di cui si parlò durante il mandato del sindaco Gianni Alemanno. Un'idea poi messa in cantina anche dall'entourage di Virginia Raggi forse in parte per la crescente popolarità delle sale da gioco online che di fatto, negli ultimi tempi, hanno cambiato le abitudini dei giocatori sempre più inclini a svagarsi nel web tra slot machine freespin, tavoli da Hold'em e blackjack facilmente accessibili tramite smartphone, tablet e pc. Insieme alla Capitale, Sanremo è l'altra grande esclusa del prossimo Eurovision. L'uscita di scena della Città dei Fiori ha destato non poco scalpore considerando che il Festival sanremese ha fornito l'ispirazione allo stesso Eurovision e dunque ci si sarebbe aspettati almeno una qualifica alle fasi finali. Rispetto a Roma la città ligure mancava di una struttura già pronta per ospitare la competizione sebbene l'amministrazione comunale avesse preparato un piano per la costruzione di un'arena della musica all'interno del mercato dei fiori (l'esclusione ha fatto naturalmente deragliare il progetto di questa possibile realizzazione architettonica temporanea).


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Al momento restano in corsa Bologna, Pesaro, Rimini, Torino e Milano. La città meneghina in particolare spera di spuntarla rispetto alle altre contendenti del nord. La sua proposta sembra quella più interessante, con i suggestivi grattacieli del Citylife, il distretto propulsivo della città, a fare da papabile cornice alla Kermesse. Il Palazzo delle Scintille è in regola con tutte le norme strutturali e acustiche imposte dall'EBU per l'evento canoro mentre il vicino centro congressi Mico dovrebbe accogliere le postazioni dei giornalisti (oltre 1000 unità attese). Nel piano del comune anche altri padiglioni temporanei sono pronti ad essere allestiti nelle aree verdi del distretto per accogliere il pubblico. Del resto Milano, come ricorda una celebre canzone di Lucio Dalla ispirata dalle atmosfere della “Madunina”, ha da sempre una vocazione europea e tra una domanda in tedesco e una risposta in siciliano potrebbe aggiudicarsi questo prestigioso evento internazionale attesissimo da tutti gli amanti della musica.


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