
Stupinigi Sonic Park Nichelino (TO) continua con Negrita giovedì 5 luglio
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04/07/2018 | luigirizzo
- 2730
Quarto appuntamento del nuovo festival alla Palazzina di Caccia
Dopo i concerti di JEFF BECK, STEVEN WILSON e LP
arrivano NEGRITA + KIOL il 5 luglio
Prosegue Stupinigi Sonic Park, il primo festival musicale organizzato nel parco del Patrimonio Unesco piemontese che fa parte della Corona di Delizie delle Regge Sabaude.
Dopo i concerti esclusivi con posti a sedere di Jeff Beck lunedì 25 giugno e di Steven Wilson il 26 giugno, che nei loro tour italiani hanno selezionato pochissime location in cui esibirsi e tutte di prestigio, e l'emozionante concerto di venerdì 29 giugno di LP, il quarto appuntamento è giovedì 5 luglio con i Negrita, anticipati da Kiol.
Uno dei gruppi rock italiani più longevi degli ultimi anni, nato da un'amicizia nella provincia toscana, arriva a Stupinigi Sonic Park. I Negrita il 5 luglio con una data del tour estivo del nuovo album, “Desert Yacht Club”, porteranno le undici tracce inedite, nate nell'omonima oasi creativa nel deserto di Joshua Tree in California, sul palco dell'aulica cornice del festival. Il concerto dei Negrita sarà aperto da Kiol, il giovane talento italiano dalla perfetta pronuncia inglese, che ha lavorato con i musicisti di Paolo Nutini e con Dani Castelar, il suo produttore; dal 4 maggio Kiol è in radio anche in Italia con “Broken Up Again”, il primo singolo di che ha segnato il suo successo in Belgio e nel Regno Unito.
Stupinigi Sonic Park è il primo festival organizzato in 300 anni di storia del parco della residenza sabauda, fulgido esempio di architettura barocca, la Palazzina di Caccia di Stupinigi a Nichelino (TO). Stupinigi Sonic Park, promosso da Città di Nichelino e Sistema Cultura, con il patrocinio di Regione Piemonte e Camera di Commercio di Torino, in collaborazione con Piemonte dal Vivo e Consorzio Residenze Reali Sabaude all'interno di Palchi Reali, è una produzione Reverse e Vertigo.
Il gran finale di Stupinigi Sonic Park sarà il 9 luglio con Caparezza e l'11 luglio con Deep Purple.
I biglietti dei concerti di Stupinigi Sonic Park sono ancora disponibili per tutti i concerti e acquistabili esclusivamente sul circuito Ticketone e nei giorni di concerto dalle ore 18.00 alla biglietteria allestita alla Palazzina di Caccia di Stupinigi.
NEGRITA + Kiol | 05.07.18 Biglietti € 30,00 + d.p. | posti in piedi
INFO: www.stupinigisonicpark.com | FB Stupinigi Sonic Park | #stupinigisonicpark
NEGRITA + KIOL | 5 LUGLIO Stupinigi Sonic Park
KIOL è il cantautore e musicista italiano dalla perfetta pronuncia inglese, nato nel 1997, che il 5 luglio aprirà il concerto dei NEGRITA sul palco di Stupinigi Sonic Park. Suo il singolo “Broken Up Again” (Join Records/Warner Music Benelux) nelle radio italiane dal 4 maggio. Durante un periodo di vita in Irlanda è stato incoraggiato a cantare da alcuni ragazzi irlandesi che hanno iniziato a chiamarlo 'Ceol', pronunciato KIOL, che significa musica in gaelico. All'età di 20 ha già scritto più di 50 canzoni. Ha pubblicato il suo primo singolo "Broken Up Again" su Deezer il 23 dicembre 2016 mentre l'ultimo "Hard Things", uscito il 24 Novembre 2017, è stato prodotto presso il Grouse Lodge Studio in Irlanda dal produttore di Paolo Nutini, Dani Castelar e musicisti come Gavin Fitzjohn (fiati e pianoforte) e Dave Nelson (co-autore e chitarra) che sono conosciuti anche come Long Run. Il suo primo tour è iniziato nel gennaio 2017 e da allora non si è più fermato. Dal 13 gennaio 2017 la sua canzone "Wrinkless" è stata impiegata per una grande campagna pubblicitaria per la nuova FIAT 500 Deezer nel Benelux. A febbraio 2018 è stato invitato da Natalie Imbruglia ad aprire il suo tour in Inghilterra seguito poi da un tour con l'artista americana Sarah Darling e la crew di Paolo Nutini continua a tessere le sue lodi quando parla di lui: «Se scrivi così bene e sei così giovane - commenta Dani Castelar, produttore di Paolo Nutini - allora sei veramente impressionante!», «Ha un'immediatezza tale che puoi memorizzare subito la melodia - commenta Dave Nelson, chitarrista e co-autore di Paolo Nutini - lo ascolti una volta e ti rimane subito in testa.».
Per i NEGRITA, insieme dal 1991, la data a Stupinigi Sonic Park sarà l'occasione di portare in Piemonte le sonorità del loro decimo album, il nuovo “Desert Yacht Club”, pubblicato il 9 marzo 2018. Il titolo, “Desert Yacht Club”, non è un semplice nome, ma un vero e proprio omaggio ad un luogo d'ispirazione: l'omonima oasi creativa fondata da Alessandro Giuliano nel deserto di Joshua Tree in California; l'album contiene undici tracce inedite, scritte e composte dai Negrita e prodotte da Fabrizio Barbacci.
"Ebbene sì, ancora una volta, la California. Per molti versi, molto dell'immaginario con cui ci siamo presentati al mondo più di vent'anni fa era iniziato proprio da lì, per poi trasformarsi in un rapporto che, tra arrivederci e clamorosi ritorni, ci aveva tenuti sempre legati a quei luoghi così densi di mitologia. Sapete come funzionano queste cose, certi amori non finiscono mai."
Nell'immaginario collettivo, da sempre, il viaggio è sinonimo di libertà. Quella libertà che rende alcuni uomini, in genere dei visionari, qualcosa di diverso dalla media di chi li circonda. Pur avendo mantenuto, spesso contro le logiche di mercato, un legame indissolubile con le proprie terre, i Negrita hanno fatto del cosmopolitismo uno dei propri tratti distintivi, qualcosa di fortemente simbolico, ma che nella pratica si è sempre trasformato in album che hanno segnato il panorama musicale italiano degli ultimi venticinque anni. “Desert Yacht Club”, in questo senso, è il più classico degli album dei Negrita.Talvolta, ai Negrita, piace far perdere le proprie tracce e, quando succede, chi li conosce davvero sa che qualcosa di importante bolle in pentola.
Quasi a chiudere un cerchio iniziato molti anni prima, era forse inevitabile che il punto d'arrivo del loro peregrinare, questa volta, dovesse essere la California. È proprio da quei luoghi che proveniva la maggior parte dei riferimenti culturali della loro adolescenza ed è proprio qui, tra le dune di Joshua Tree, che è nato “Desert Yacht Club”. Non un semplice titolo, seppur altamente evocativo, ma un vero e proprio omaggio ad un luogo reale d'ispirazione: l'omonima oasi creativa fondata dall'artista napoletano Alessandro Giuliano, lontana da tutto come una base di Marte, ma suggestiva, libera, estrema e autosufficiente, all'interno della quale la band ha partorito alcune delle idee principali del nuovo progetto.
È da qui, poi, che ha preso forma il concetto di Kitchen Groove. Un “metodo di lavoro senza studio di registrazione”, basato su un set up minimale ed esportabile ovunque, in grado di far fluire l'ispirazione senza filtri, senza classici preparativi o limiti di tempo. Il gusto di sedersi intorno ad una tavola più o meno domestica con un gruppo di amici, lasciando che la musica, scevra da preconcetti o pregiudizi di sorta, sorga spontaneamente: “Negli ultimi anni la musica è cambiata davvero e oggi come mai, vogliamo interpretarla a modo nostro” - dichiara la band - “Via i soliti rituali di composizione, via addirittura le sale prova. Sei musicisti e il loro produttore, un furgone lanciato sulle strade del sud ovest americano, dei portatili, un microfono e tre chitarre prese a noleggio. Arizona, Nevada, California e il confine col Messico sempre ad uno sputo da noi. Seduti attorno ai tavoli da pranzo che avevamo a disposizione, nelle metropoli come nei deserti, nasce il nostro Kitchen Groove. Tablet e smart phone sempre incandescenti per creare groove, beat ed effetti. Strumenti a corda che passano di mano in mano fra i sedili di un van. Idee, emozioni ed esperimenti come cibo per lo spirito per il nostro nuovo sound. Linguaggi nuovi e classici che si rincorrono, si intrecciano e si fondono in quel meraviglioso panorama in movimento che tra poco avrete modo di ascoltare anche voi”.
Ecco la rivoluzione di “Desert Yacht Club”: non serve uno studio di registrazione al passo coi tempi, non servono strumenti da migliaia di dollari, basta raggrupparsi a cielo aperto intorno alla stessa tavola e tutto prende forma senza bisogno di trucchi. L'istinto che vince sulla ragione, il viaggio che vince sulla routine, con tutti i vibranti stimoli che puoi fotografare in musica come in un'istantanea. Quello che ne è nato è un album di rottura, che, pur mantenendo un doppio legame con la storia del gruppo, guarda al passato senza nostalgia e al futuro con la giusta arroganza, mostrando grande freschezza compositiva e nessuna derivazione. Un album catartico, nato da un momento difficile ma conclusosi con una fortissima carica positiva.
Non è dunque un caso che il decimo album della band aretina sia probabilmente il più autobiografico della propria carriera, rappresentando tuttavia, allo stesso tempo, un vero e proprio nuovo inizio. Un nuovo corso fatto di voglia di rischiare, di continuare a mettersi in gioco, di sperimentare nuove sonorità, ma sempre al servizio di un messaggio chiaro, talvolta disilluso, ma fortemente legato al nostro tempo. Nuovo viaggio, nuove esperienze, nuovo sound, proprio come insegna la storia dei Negrita.
I prossimi concerti in programma:
9 luglio | CAPAREZZA, data del tour estivo di “Prisoner 709”;
11 luglio | DEEP PURPLE, una delle uniche due date italiane del tour “InFinite”.
L'area concerti sarà completata da una speciale area food, con un menù curato da Claudia Fraschini Cookin' Factory, creato con prodotti identificativi di una buona qualità, di produttori locali, in un'ottica friendly e confortevole che nasce da quel tipo di cucina “che parla al cuore”: stuzzicherie, fingerfood e frutta fresca, piatti più sostanziosi in abbinamento a birre artigianali, e molto molto altro.
Dopo i concerti di JEFF BECK, STEVEN WILSON e LP
arrivano NEGRITA + KIOL il 5 luglio
Prosegue Stupinigi Sonic Park, il primo festival musicale organizzato nel parco del Patrimonio Unesco piemontese che fa parte della Corona di Delizie delle Regge Sabaude.
Dopo i concerti esclusivi con posti a sedere di Jeff Beck lunedì 25 giugno e di Steven Wilson il 26 giugno, che nei loro tour italiani hanno selezionato pochissime location in cui esibirsi e tutte di prestigio, e l'emozionante concerto di venerdì 29 giugno di LP, il quarto appuntamento è giovedì 5 luglio con i Negrita, anticipati da Kiol.
Uno dei gruppi rock italiani più longevi degli ultimi anni, nato da un'amicizia nella provincia toscana, arriva a Stupinigi Sonic Park. I Negrita il 5 luglio con una data del tour estivo del nuovo album, “Desert Yacht Club”, porteranno le undici tracce inedite, nate nell'omonima oasi creativa nel deserto di Joshua Tree in California, sul palco dell'aulica cornice del festival. Il concerto dei Negrita sarà aperto da Kiol, il giovane talento italiano dalla perfetta pronuncia inglese, che ha lavorato con i musicisti di Paolo Nutini e con Dani Castelar, il suo produttore; dal 4 maggio Kiol è in radio anche in Italia con “Broken Up Again”, il primo singolo di che ha segnato il suo successo in Belgio e nel Regno Unito.
Stupinigi Sonic Park è il primo festival organizzato in 300 anni di storia del parco della residenza sabauda, fulgido esempio di architettura barocca, la Palazzina di Caccia di Stupinigi a Nichelino (TO). Stupinigi Sonic Park, promosso da Città di Nichelino e Sistema Cultura, con il patrocinio di Regione Piemonte e Camera di Commercio di Torino, in collaborazione con Piemonte dal Vivo e Consorzio Residenze Reali Sabaude all'interno di Palchi Reali, è una produzione Reverse e Vertigo.
Il gran finale di Stupinigi Sonic Park sarà il 9 luglio con Caparezza e l'11 luglio con Deep Purple.
I biglietti dei concerti di Stupinigi Sonic Park sono ancora disponibili per tutti i concerti e acquistabili esclusivamente sul circuito Ticketone e nei giorni di concerto dalle ore 18.00 alla biglietteria allestita alla Palazzina di Caccia di Stupinigi.
NEGRITA + Kiol | 05.07.18 Biglietti € 30,00 + d.p. | posti in piedi
INFO: www.stupinigisonicpark.com | FB Stupinigi Sonic Park | #stupinigisonicpark
NEGRITA + KIOL | 5 LUGLIO Stupinigi Sonic Park
KIOL è il cantautore e musicista italiano dalla perfetta pronuncia inglese, nato nel 1997, che il 5 luglio aprirà il concerto dei NEGRITA sul palco di Stupinigi Sonic Park. Suo il singolo “Broken Up Again” (Join Records/Warner Music Benelux) nelle radio italiane dal 4 maggio. Durante un periodo di vita in Irlanda è stato incoraggiato a cantare da alcuni ragazzi irlandesi che hanno iniziato a chiamarlo 'Ceol', pronunciato KIOL, che significa musica in gaelico. All'età di 20 ha già scritto più di 50 canzoni. Ha pubblicato il suo primo singolo "Broken Up Again" su Deezer il 23 dicembre 2016 mentre l'ultimo "Hard Things", uscito il 24 Novembre 2017, è stato prodotto presso il Grouse Lodge Studio in Irlanda dal produttore di Paolo Nutini, Dani Castelar e musicisti come Gavin Fitzjohn (fiati e pianoforte) e Dave Nelson (co-autore e chitarra) che sono conosciuti anche come Long Run. Il suo primo tour è iniziato nel gennaio 2017 e da allora non si è più fermato. Dal 13 gennaio 2017 la sua canzone "Wrinkless" è stata impiegata per una grande campagna pubblicitaria per la nuova FIAT 500 Deezer nel Benelux. A febbraio 2018 è stato invitato da Natalie Imbruglia ad aprire il suo tour in Inghilterra seguito poi da un tour con l'artista americana Sarah Darling e la crew di Paolo Nutini continua a tessere le sue lodi quando parla di lui: «Se scrivi così bene e sei così giovane - commenta Dani Castelar, produttore di Paolo Nutini - allora sei veramente impressionante!», «Ha un'immediatezza tale che puoi memorizzare subito la melodia - commenta Dave Nelson, chitarrista e co-autore di Paolo Nutini - lo ascolti una volta e ti rimane subito in testa.».
Per i NEGRITA, insieme dal 1991, la data a Stupinigi Sonic Park sarà l'occasione di portare in Piemonte le sonorità del loro decimo album, il nuovo “Desert Yacht Club”, pubblicato il 9 marzo 2018. Il titolo, “Desert Yacht Club”, non è un semplice nome, ma un vero e proprio omaggio ad un luogo d'ispirazione: l'omonima oasi creativa fondata da Alessandro Giuliano nel deserto di Joshua Tree in California; l'album contiene undici tracce inedite, scritte e composte dai Negrita e prodotte da Fabrizio Barbacci.
"Ebbene sì, ancora una volta, la California. Per molti versi, molto dell'immaginario con cui ci siamo presentati al mondo più di vent'anni fa era iniziato proprio da lì, per poi trasformarsi in un rapporto che, tra arrivederci e clamorosi ritorni, ci aveva tenuti sempre legati a quei luoghi così densi di mitologia. Sapete come funzionano queste cose, certi amori non finiscono mai."
Nell'immaginario collettivo, da sempre, il viaggio è sinonimo di libertà. Quella libertà che rende alcuni uomini, in genere dei visionari, qualcosa di diverso dalla media di chi li circonda. Pur avendo mantenuto, spesso contro le logiche di mercato, un legame indissolubile con le proprie terre, i Negrita hanno fatto del cosmopolitismo uno dei propri tratti distintivi, qualcosa di fortemente simbolico, ma che nella pratica si è sempre trasformato in album che hanno segnato il panorama musicale italiano degli ultimi venticinque anni. “Desert Yacht Club”, in questo senso, è il più classico degli album dei Negrita.Talvolta, ai Negrita, piace far perdere le proprie tracce e, quando succede, chi li conosce davvero sa che qualcosa di importante bolle in pentola.
Quasi a chiudere un cerchio iniziato molti anni prima, era forse inevitabile che il punto d'arrivo del loro peregrinare, questa volta, dovesse essere la California. È proprio da quei luoghi che proveniva la maggior parte dei riferimenti culturali della loro adolescenza ed è proprio qui, tra le dune di Joshua Tree, che è nato “Desert Yacht Club”. Non un semplice titolo, seppur altamente evocativo, ma un vero e proprio omaggio ad un luogo reale d'ispirazione: l'omonima oasi creativa fondata dall'artista napoletano Alessandro Giuliano, lontana da tutto come una base di Marte, ma suggestiva, libera, estrema e autosufficiente, all'interno della quale la band ha partorito alcune delle idee principali del nuovo progetto.
È da qui, poi, che ha preso forma il concetto di Kitchen Groove. Un “metodo di lavoro senza studio di registrazione”, basato su un set up minimale ed esportabile ovunque, in grado di far fluire l'ispirazione senza filtri, senza classici preparativi o limiti di tempo. Il gusto di sedersi intorno ad una tavola più o meno domestica con un gruppo di amici, lasciando che la musica, scevra da preconcetti o pregiudizi di sorta, sorga spontaneamente: “Negli ultimi anni la musica è cambiata davvero e oggi come mai, vogliamo interpretarla a modo nostro” - dichiara la band - “Via i soliti rituali di composizione, via addirittura le sale prova. Sei musicisti e il loro produttore, un furgone lanciato sulle strade del sud ovest americano, dei portatili, un microfono e tre chitarre prese a noleggio. Arizona, Nevada, California e il confine col Messico sempre ad uno sputo da noi. Seduti attorno ai tavoli da pranzo che avevamo a disposizione, nelle metropoli come nei deserti, nasce il nostro Kitchen Groove. Tablet e smart phone sempre incandescenti per creare groove, beat ed effetti. Strumenti a corda che passano di mano in mano fra i sedili di un van. Idee, emozioni ed esperimenti come cibo per lo spirito per il nostro nuovo sound. Linguaggi nuovi e classici che si rincorrono, si intrecciano e si fondono in quel meraviglioso panorama in movimento che tra poco avrete modo di ascoltare anche voi”.
Ecco la rivoluzione di “Desert Yacht Club”: non serve uno studio di registrazione al passo coi tempi, non servono strumenti da migliaia di dollari, basta raggrupparsi a cielo aperto intorno alla stessa tavola e tutto prende forma senza bisogno di trucchi. L'istinto che vince sulla ragione, il viaggio che vince sulla routine, con tutti i vibranti stimoli che puoi fotografare in musica come in un'istantanea. Quello che ne è nato è un album di rottura, che, pur mantenendo un doppio legame con la storia del gruppo, guarda al passato senza nostalgia e al futuro con la giusta arroganza, mostrando grande freschezza compositiva e nessuna derivazione. Un album catartico, nato da un momento difficile ma conclusosi con una fortissima carica positiva.
Non è dunque un caso che il decimo album della band aretina sia probabilmente il più autobiografico della propria carriera, rappresentando tuttavia, allo stesso tempo, un vero e proprio nuovo inizio. Un nuovo corso fatto di voglia di rischiare, di continuare a mettersi in gioco, di sperimentare nuove sonorità, ma sempre al servizio di un messaggio chiaro, talvolta disilluso, ma fortemente legato al nostro tempo. Nuovo viaggio, nuove esperienze, nuovo sound, proprio come insegna la storia dei Negrita.
I prossimi concerti in programma:
9 luglio | CAPAREZZA, data del tour estivo di “Prisoner 709”;
11 luglio | DEEP PURPLE, una delle uniche due date italiane del tour “InFinite”.
L'area concerti sarà completata da una speciale area food, con un menù curato da Claudia Fraschini Cookin' Factory, creato con prodotti identificativi di una buona qualità, di produttori locali, in un'ottica friendly e confortevole che nasce da quel tipo di cucina “che parla al cuore”: stuzzicherie, fingerfood e frutta fresca, piatti più sostanziosi in abbinamento a birre artigianali, e molto molto altro.
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